Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha dichiarato che la situazione potrebbe proseguire fino al 2024 perché la scarsità di materiali ha ora intaccato il ramo manifatturiero.

Il lockdown degli ultimi due anni hanno inciso su una domanda che stava salendo vertiginosamente proprio in quel periodo, ponendo in crisi produttori di device tecnologici come aziende di automobili.


Si stima che gli Stati Uniti abbiano perso 240 miliardi di dollari a causa della crisi di approvvigionamento solo nel 2021. Intel ha anche fatto sapere che sta costruendo due nuove fabbriche di chip in Arizona, e un altro impianto in Ohio.


In Europa, Intel ha annunciato l’investimento dei primi 17 miliardi di euro (degli 80 previsti in totale) per la realizzazione di un mega-impianto in Germania per la produzione di semiconduttori, la creazione di un nuovo hub di ricerca e sviluppo (R&D) e di design in Francia, investimenti nell’R&D, nella produzione, nei servizi di fonderia e nelle fasi di back-end della produzione in Irlanda, Italia, Polonia e Spagna.


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