Nella giornata di ieri il leader di Hamas Yahya Sinwar ha pronunciato un discorso a Gaza riferendosi alle ultime escalation in Cisgiordania e precisamente alla moschea Al-Aqsa a Gerusalemme.

ecco i punti più interessanti:

  • Dopo l’invito ad interrompere le irruzioni alla moschea Al-Aqsa da parte dell’esercito israeliano, il leader di Hamas ha affermato questo. “Chiunque prenda la decisione di ripetere queste immagini avrà preso la scelta di violare migliaia di sinagoghe in giro per il mondo (…).
  • Preferiamo che non si trasformi in una battaglia religiosa, ma se lo vogliono i dirigenti dell’occupazione ed i suoi estremisti, allora noi siamo pronti ed accettiamo la sfida (…).
  • Di fronte ai nostri luoghi sacri ed alla nostra religione non esiteremo a prendere decisioni a qualunque prezzo
  • La battaglia non si conclude con la fine del Ramadan ma avrà inizio con la sua fine“. Questa è la frase che accompagnò l’annuncio a tutta l’ala militare e della resistenza, di prepararsi e di stare alla massima allerta per la grande battaglia in caso non si interrompano le violazioni nei confronti del luogo sacro.
  • Il primo colpo sarà composto da 1111 razzi in onore del martire Yasser Arafat e verrà chiamato “il colpo del capo Abū ʿAmmār“.
  • Si è parlato di una cooperazione con “L’asse di Gerusalemme” per spezzare l’assedio alla striscia di Gaza. Ha aggiunto inoltre che si è capaci di uscire ed entrare da Gaza volenti o nolenti e ringraziato la Repubblica Islamica Iraniana per il supporto.
  • È stata presa una decisione chiara e definitiva riguardo la liberazione dei palestinesi ed arabi imprigionati nelle carceri israeliane. “Tutte le piazze sono aperte e non ci saranno linee rosse che ci impediranno di svolgere il nostro dovere nei confronti dei nostri uomini imprigionati”.
  • Un invito a tutte le controparti palestinesi a formare un fronte unico per fronteggiare il nemico e difendere i propri diritti su Gerusalemme.

Così intravediamo da queste dichiarazioni che le escalation in terra santa non sono altro che all’inizio e che la situazione rischia di sfociare in un conflitto di dimensioni maggiori rispetto a quello dello scorso anno.

Yahya Sinwar ha voluto anche ribadire come le operazioni dello scorso anno per abbattere la dirigenza di Hamas siano stati inutili ed improduttivi e che i risultati ottenuti siano stati maggiori di quelli aspettati.


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