La giornata di oggi è stata cruciale per accordarsi sul trattato finale della conferenza sui cambiamenti climatici tenuta a Sharm El Sheik sotto la presidenza egiziana.

L’UE e gli Stati Uniti hanno accordato con i paesi emergenti e in via di sviluppo guidati dalla Cina, un fondo per ristorare le perdite e i danni causati dai cambiamenti climatici ai paesi più poveri e vulnerabili.

Questo era il punto più vulnerabile e spinoso della trattativa che ha rischiato di far saltare definitivamente il tavolo delle trattative. Nonostante ciò il documento sembra essere alle fasi finali, che potrebbe essere approvato nella notte o domenica con i metodi di finanziamento del fondo e di riscossione non ancora chiariti.

Il rischio concreto di una fallimento totale della conferenza #Cop27 partì questa mattina dove il vice presidente della Comissione Europea ha minacciato di ritirare la propria delegazione. In caso non si fosse arrivati ad un negoziato accettabile, confermando gli obbiettivi degli accordi di Parigi cercando di mantenere a +1,5 gradi il riscaldamento globale.

Obbiettivo che l’Egitto voleva modificare, e inoltre assieme a vari Paesi, Pechino inclusa, voleva modificare lo status di paese emergente o in via di sviluppo attenendosi ai valori del 1990, andando in pieno contrasto con l’Unione Europea dove anche in questo momento aveva minacciato di lasciare i negoziati.

In conclusione è stata nominata una commissione di esperti, che porterà il progetto del fondo alla prossima Cop28 che si terrà a Dubai, l’anno prossimo.

Fonti: Agi, Afp, ANSA

Dopo questo articolo ti consigliamo di leggere anche il nostro ultimo articolo: Mondiali Qatar, cosa si nasconde dietro?

Puoi trovare questa analisi anche sul nostro canale Telegram


/ 5
Grazie per aver votato!