La Cina è ormai famosa per il suo rapido successo economico, che ha portato il Paese ad essere la seconda potenza economica dopo gli Stati Uniti, nonché il principale HUB per la produzione industriale che il nostro mondo globalista richiede. Ma cos’è che ha spinto la Cina a crescere tanto in fretta? Quali sono le verità nascoste dietro questo miracolo?

Uno dei fattori principali che ha permesso alla Cina di diventare quello che è oggi, sono le infrastrutture. Da sempre lo sviluppo infrastrutturale ha permesso la creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l’ammodernamento dei Paesi e una crescita economica omogena. La Cina è uno di quei Paesi che ha portato al limite questo concetto, spingendo con massicci investimenti nelle infrastrutture per pompare soldi nelle classi più povere e per connettere e ammodernare il più possibile il Paese.

Una delle infrastrutture su cui la Cina ha spinto di più (ed è anche ormai leader) sono le numerose linee ferroviarie ad alta velocità. Infatti secondo gli ultimi dati del 2021, la Cina è seconda solo agli USA per estensione ferroviaria. Con ben 150.000+ Km di ferrovie costruite in un arco di tempo rapido è il primo Paese per l’estensione ferroviaria ad alta velocità, con treni in grado di raggiungere i 490 Km/h.

L’intera linea ferroviaria cinese è gestita dallo Stato, tramite la China Railway Corporation. Questa si occupa di costruire, operare e manutenere tutte le linee ferroviarie del paese. Quindi è facile ora pensare che qualsiasi cosa stia facendo la Cina rispetto ad altri paesi funziona. Ma nei fatti la realtà è ben diversa. Per riuscire a comprenderne i motivi, bisogna rispondere a 4 domande.

Come ha fatto la Cina a costruire una tale linea ferroviaria così velocemente?

Uno dei fattori che portò il governo ad investire massicciamente sulle ferrovie, fu la crisi economica del periodo 2008 – 2009, dove la Cina vide una forte diminuzione della richiesta industriale e quindi dell’export. La diretta causa furono i milioni di lavoratori licenziati dalle grandi industrie, che andavano ricollocati per evitare un disastro sociale ed economico. Ciò spinse il governo ad investire in un sistema ferroviario che all’epoca aveva una forte domanda, proprio dagli stessi lavoratori che avevano il bisogno di spostarsi dai centri lavorativi alle loro città e villaggi di origine. Quindi, tutti quei lavoratori in cerca di occupazione, vennero assunti per costruire quello che oggi è il più esteso sistema ferroviario ad alta velocità al mondo.

Perché ha costruito un sistema tanto enorme?

La Cina è un Paese estremamente grande, con tante persone all’interno. È anche un Paese dove possedere una macchina è visto come un lusso. Per questa ragione una robusta linea ferroviaria era necessaria per fornire un’alternativa efficace ed economica per le persone. Necessitavano di spostarsi per il Paese. Questo bisogno fu scaturito principalmente dalla rapida industrializzazione, che ha spinto coloro che vivevano nelle campagne e villaggi lontani, a trasferirsi nelle grandi città e centri industriali. Inoltre serviva anche ad aumentare la qualità della vita e mostrare al mondo che il paese si stava rialzandosi.

Quali sono i problemi connessi?

La costruzione della rete ferroviaria e la sua inaugurazione sono state soggette a uno dei più grandi scandali di corruzione e nepotismo nella storia della Cina moderna. Secondo vari report interni, dal 2009 in poi, sono stati svelati migliaia di casi di corruzione durante i lavori e per la gestione delle ferrovie. Si crede possa essere una delle cause del disastro ferroviario del 2011, che vide due “bullet train” scontrarsi su una sezione elevata 20 metri dal terreno, causando un enorme ondata di sfiducia da parte del pubblico, in un progetto costato miliardi di dollari.

Un altro grosso problema era il ministero dei trasporti. La rete ferroviaria ad alta velocità cinese divenne un punto di orgoglio nazionale talmente forte che i costruttori smisero di chiedersi se c’erano alternative migliori per il trasporto delle persone nel paese. Inoltre l’alta tecnologia ed efficienza attirò l’attenzione della comunità internazionale, attenzione che al governo cinese è sempre piaciuta, soprattutto perché poteva servire come rampa di lancio per la vincita di appalti in giro per il mondo. Ma in alcuni casi esistono alternative migliori.

I problemi incominciarono a sorgere quando ormai c’erano già centinaia di ferrovie ad alta velocità: rispetto a quelle standard sono più costose per la popolazione e richiedono costi manutentivi maggiori.

Quanto realmente è costato il tutto?

Parlando dei costi, il 2015 fu l’anno che segnò il profondo trend negativo che tutt’oggi circonda la rete ad alta velocità. I costi operativi superano i guadagni. I fattori sono molteplici, uno dei principali è il progressivo invecchiamento delle svariate linee ferroviarie, che per questioni di sicurezza richiedono una massiccia manutenzione. I costi dei biglietti sono aumentati a causa dell’industria aeronautica e un miglior collegamento aereo del Paese: in molti casi costa meno di un biglietto di un treno ad alta velocità. Una parte della popolazione ha ripreso ad utilizzare i pullman, proprio per i prezzi sempre in rialzo.

Poi è arrivato il Covid-19. La pandemia ha completamente fermato l’interna linea ferroviaria per i cittadini, con migliaia di città in lockdown, comprese le più grandi. Nessuno poteva usare i treni, ma la manutenzione doveva essere portata avanti. Ciò ha causato un innalzamento del debito ferroviario a livelli insostenibili, che oggi tocca quasi i 900 miliardi di dollari. Questa enorme perdita di denaro alla fine ha costretto il governo cinese ad interrompere qualsiasi altro progetto per linee ad alta velocità. A causa di ciò riversando sul mercato migliaia di lavoratori in un periodo in cui la “zero-Covid Policy” sta dilaniando l’economia del paese.

Giunti a questo punto, un pensiero potrebbe sorgere spontaneamente. E’ veramente un male che i nostri governi (occidente) prendono anni e anni anche solo per sviluppare un progetto? Conviene far partire subito gigantesche iniziative infrastrutturali come le ferrovie ad alta velocità cinesi? Oppure è più sicuro studiare a fondo ciò che il futuro può riservare? La verità sta nel mezzo.

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