La Francia dimostra come la tecnologia tradizionale nucleare, fatta di grandi reattori pressurizzati, sia incompatibile con una gestione “austera”.

Delle 56 centrali nucleari francesi che forniscono oltre il 66% della sua produzione totale di energia, 28 sono in manutenzione o offline a causa di difetti di costruzione.

Il mercato elettrico francese ha registrato una tendenza al rialzo in termini di prezzi, divenendo quattro volte più alti rispetto allo stesso periodo del 2021. Il calo dell’energia nucleare ha esercitato maggiore pressione su altre fonti di energia, fonti reperite non con contratti a lungo termine, quindi a prezzi elevati.

Bloomberg ha notato che le interruzioni del nucleare sommate alle misure governative per limitare i prezzi dell’energia comporterebbe una perdita di guadagni di 26,2 miliardi di euro quest’anno.


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