Da un paio di settimane i riflettori sono tornati ad essere puntati su Minsk.

  • A seguito della mobilitazione parziale indetta da Putin in Russia, le autorità di Minsk hanno aumentato il livello di allerta delle proprie forze armate. Di conseguenza, molti convogli di mezzi militari sono stati avvistati nella parte meridionale del territorio bielorusso, di cui molti provenienti dal territorio russo.
  • Il 10 ottobre Lukashenko ha concordato con Putin lo schieramento sul confine bielorusso-ucraino di una forza congiunta russa-bielorussa, il che ha riacceso le preoccupazioni di Kiev e non solo.
  • Lo schieramento prevede almeno 50 mila truppe e al momento almeno 9 mila soldati russi sono già entrati in Bielorussia.
  • Negli scorsi giorni si sono visti treni carichi di artiglierie e IFV dell’esercito bielorusso, su cui vi è un nuovo simbolo, che sembra richiamare quelli utilizzati dalla Russia durante questa guerra. Molti dei veicoli, infatti, presentano il simbolo di un triangolo in cui vi è inscritto un “2” . Sui cieli di Minsk invece, sono stati avvistati dei MiG-31 armati di missili aria-terra Kinzhal.
  • Vedendo con preoccupazione i movimenti di truppe al proprio confine settentrionale, il presidente ucraino Zelensky si è rivolto alle potenze del G7 esprimendo le sue preoccupazioni e chiedendo il dispiegamento di caschi blu al confine.
  • Le forze NATO nel frattempo hanno aumentato il pattugliamento dei confini della Polonia e Lituania, tramite l’utilizzo di RC-135, E-8 JSTARS ed F-22.

Secondo vari analisti, appare molto improbabile un intervento diretto della Bielorussia, sia per la debolezza dell’esercito bielorusso sia per la già vacillante approvazione popolare verso il regime di Lukashenko.

  • Tuttavia, il dispiegamento potrebbe essere sia a scopo di “distrazione”
    – costringendo Kiev a presidiare maggiormente il confine – o a fornire supporto per tentare ulteriormente di prendere Kiev da parte delle forze di Mosca.

Ricordiamo che già al momento la Bielorussia ha un ruolo in questa guerra essendovi schierati, oltre ad aerei e sistemi balistici, anche i droni kamikaze Shahed, che di recente hanno colpito alcune aree di Kiev.

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